La stima del capitale economico di un’impresa in funzionamento può essere utilmente effettuata facendo ricorso a differenti metodi di valutazione, ognuno dei quali presenta pregi e difetti che lo rendono più o meno consono degli altri in base alla tipologia di aziende da valutare e delle finalità per cui si procede alla suddetta stima.
Al riguardo, la dottrina e la pratica professionale, hanno individuato le seguenti possibili metodologie per la stima del valore del capitale economico di un’impresa in funzionamento:
a) metodi reddituali;
b) metodi finanziari;
c) metodi patrimoniali semplici;
d) metodi patrimoniali complessi;
e) metodi patrimoniali – reddituali, o anche metodi misti.
Ad avviso della dottrina e della pratica professionale, non esiste un’unica possibile metodologia cui si possa attribuire, in senso assoluto, una capacità superiore, rispetto alle altre, di cogliere il valore del capitale economico di una data azienda.
La scelta della migliore metodologia deve essere, quindi, operata caso per caso, non potendo definire in senso assoluto una metodologia come migliore rispetto alle altre.
Questa scelta, a mio avviso, deve essere operata, tenendo presenti essenzialmente la natura dell’azienda oggetto della valutazione e la finalità per cui si procede alla valutazione della stessa in quanto è noto che ogni azienda ha caratteristiche sue proprie, che ne influenzano i processi gestionali attraverso cui si forma e si distribuisce la ricchezza prodotta.
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